sabato 30 marzo 2013

The CRAIC!!

Signori e signore... ecco a voi il primo post sulla cultura e le tradizioni irlandesi!
Se siete in Irlanda, ma non volete farvi riconoscere come turisti, cominciate ad utilizzare la frase "What's the craic?" ogni volta che incontrate qualcuno.
Non vi preoccupate: anche io ero molto perplessa all'inizio, ma funziona. Utilizzate la "frase magica" e vi sentirete subito irlandesi.
Ovviamente vi starete chiedendo cosa significhi... Ebbene, mi ci è voluto un po' di tempo per capirlo e se devo essere sincera non c'è una precisa traduzione in italiano. 
Innanzitutto la parola "craic" (pronuncia Krak) è l'abbreviazione della parola irlandese "craiceanna" che significa "divertimento". La frase "what's the craic?" è spesso usata quando si incontra qualcuno, per strada o in qualsiasi altra occasione, oppure all'inizio di una conversazione telefonica.
Diciamo che alcune traduzioni in italiano potrebbero essere "Come va la vita?", "Cosa succede?", "Nulla di nuovo?".
Un'alternativa è anche "Any craic?".
Quindi che aspettate... se vi trovate nella verde Irlanda o progettate di andarci perché non provare ad aggiungere, dopo un semplice "Hello", una frase davvero irlandese come "WHAT'S THE CRAIC?". Il risultato è garantito!
Definizione della parola "craic" all'esterno di un negozio a Dingle. Dice " la parola craic è come gli irlandesi celebrano la vita con la musica, le risate, la gioia, i vecchi amici e quelli che aspettiamo ancora di incontrare". Molto poetico, ma rende l'idea.







mercoledì 27 marzo 2013

PRIME IMPRESSIONI

Devo essere onesta. Appena arrivata, non sono rimasta particolarmente colpita dal luogo in cui ero capitata. 
Per un paio di giorni la pioggia e la foschia (in Irlanda?! Strano!!) non mi hanno permesso di apprezzare Sligo. Ricordo di essermi chiesta con terrore "E' qui che devo passare i prossimi sei mesi?". Il terzo giorno, però, al mio risveglio un tiepido sole splendeva in un cielo azzurro. Decisi di camminare in città e scoprire le meraviglie del luogo. 
Devo ammettere che, a parte alcuni edifici interessanti, la bellezza di Sligo non si trova tanto nella cittadina, quanto nel paesaggio che la circonda.
Sligo si affaccia sull'oceano o più correttamente su una baia, chiamata Sligo Bay (il nome non è particolarmente originale, ma diciamo che rende l'idea). E' attraversata dal fiume Garavogue e circondata da rilievi montuosi, secondo l'opinione irlandese, collinari, secondo la mia opinione. I più importanti sono Ben Bulben e Knocknarea. Il nome irlandese è Sligeach che significa "luogo delle conchiglie", probabilmente per la grossa quantità di conchiglie presenti in passato nel fiume Garavogue, originariamente chiamato Sligeach. 
Ricordo che, camminando per le strade, gli edifici che più mi hanno colpito sono stati l'Abbazia (Sligo Abbey) e la chiesa protestante di St. John the Baptist (San Giovanni il Battista).
Alla prima prometto di dedicare un post in un futuro prossimo. Per quanto riguarda la seconda ciò che più mi affascina è la sua architettura. Infatti, più che una chiesa ricorda un castello. Purtroppo, non sono ancora riuscita a visitare né la chiesa né il giardino che la circonda. Il cancello viene infatti aperto soltanto durante le funzioni domenicali. Tra le persone sepolte nel piccolo cimitero adiacente alla chiesa, si trova la madre del celebre Bram Stoker, autore di Dracula. Si dice che proprio i racconti riguardanti l'epidemia di colera, che colpì Sligo nel 1832, ispirarono lo scrittore.
Per oggi può bastare, ma è soltanto l'inizio del viaggio alla scoperta di Sligo e dei suoi tesori. 
St. John the Baptist

Garavogue river


martedì 26 marzo 2013

L'inizio

Tutto ebbe inizio... Beh, non mi ricordo esattamente come o quando... Ah sì!
Ventidue anni, una laurea fresca in Lingue e Letterature Straniere e assolutamente nessuna idea di cosa avrei voluto fare nella vita. Fu così che decisi, in una notte buia e tempestosa tra Ottobre e Novembre 2011, di intraprendere una nuova avventura. 
Perché non andare a vivere per un po' all'estero? Sarebbe stata un'opportunità per immergersi in una nuova cultura e migliorare una delle lingue che avevo studiato.
Pensai che la soluzione migliore sarebbe stata lavorare come "au pair". Per chi non lo sapesse, una ragazza alla pari (o un ragazzo alla pari) è qualcuno che viene ospitato in una famiglia in cambio di aiuto nella cura dei bambini.
Io fui davvero fortunata. In breve tempo trovai una famiglia disposta ad accogliermi nella cittadina di Sligo, Irlanda. 
Per farla breve... il 5 Gennaio 2012, dal finestrino di una volvo grigia al fianco di una signora irlandese sulla quarantina, vidi per la prima volta Sligo. Certo in quella piovigginosa sera di inizio Gennaio non potevo sapere cosa aveva in serbo per me il destino.
I mesi passarono e io mi abituai in fretta a vivere con la mia famiglia "adottiva", al cibo irlandese, alla cultura irlandese e, anche se ci volle più tempo del previsto, al clima irlandese. Poi cominciai ad apprezzare la musica tradizionale irlandese e i musicisti irlandesi... insomma...mi sono innamorata ed ora vivo a Sligo, quel luogo che credevo sarebbe stato la mia casa solo per alcuni mesi.
Questo blog è per raccontare la mia avventura irlandese, ma soprattutto per far conoscere agli italiani la bellezza di una parte d'Irlanda che pochi conoscono.
Quindi, non posso far altro che dire ...  BENVENUTI A SLIGO!